I PIXIE

Col nome “Pixie” (detti anche “Pigsey“, “Pigsie” o “Piskie“) sono indicati alcuni famosissimi folletti della mitologia inglese.

DOVE TROVARE I PIXIE

Secondo la credenza popolare, essi sarebbero concentrati principalmente nella Cornovaglia (in inglese: Cornwall), una penisola (o contea) situata nell’area sud-occidentale della Gran Bretagna. Per tale ragione, vengono detti spesso “Cornish Pixies(Pixie della Cornovaglia). Il loro nome è presente in quello di numerose aree turistico-folkloristiche di questa contea (es. “Piskie’s cave”, cioè “Grotta del Piskie“).

Per la precisione, i Pixie sono creduti abitare nella regione del Devon, a nord della Cornovaglia. La loro massima concentrazione sarebbe nell’altopiano del Dartmoor, ricco di foreste e di fiumi dove queste creature passerebbero la maggior parte del loro tempo danzando e facendo scherzi.

La presenza in questa zona della brughiera (in inglese “heath“), luogo da sempre creduto magico dagli anglosassoni, rende l’altopiano un angolo di mondo misterioso e ricco di leggende, come quella della “Bestia del Dartmoor“. Tale figura ha ispirato il racconto de “Il mastino dei Baskerville (The Hound of the Baskervilles) scritto nel 1902 da Sir Arthur Conan Doyle, che ha per protagonista il celeberrimo detective Sherlock Holmes. Secondo alcuni, la bestia di Dartmoor sarebbe un cane, secondo altri un felino, e si ciberebbe delle greggi che pascolano sull’altopiano.

CARATTERISTICHE DEI PIXIE

Un pixie trasformato in piota vagante - immagine tratta dal libro "Fate" di Brian Froud e Alan Lee- BUR edizioni.
Un pixie trasformato in piota vagante – immagine tratta dal libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee- BUR edizioni.

La leggenda di questi folletti non è presente solo in Inghilterra, ma anche in Irlanda. Là si crede che questo folletto abbia il potere di trasformarsi in zolla di terra (chiamata “Piota vagante“) e di far smarrire la via a chi la calpesta. Questo facendogli perdere il senso dell’orientamento oppure facendo sparire alcuni punti di riferimento come alberi, case o fiumi. In tal caso, il viandante prova la sgradevole sensazione di essere un pixie-led , ossia “guidato da un pixie“.

Come folletto, appartiene alla categoria dei Folletti verdi, poiché il suo aspetto è principalmente di questo colore. Questo gli permetterebbe di mimetizzarsi con l’erba, aiutato poi dalla sua bassa statura. Secondo l’iconografia tradizionale, il Pixie sarebbe molto magro e con lunghe mani e piedi, dotato di barba e capelli lunghi. Talora porta un copricapo sulla testa: il famoso tricorno portato spesso dai Leprechaun irlandesi.

La figura di questo folletto ricorda per certi versi quella del Brownie anglosassone o del Coboldo tedesco. Questo perchè presenta, come loro, una doppia natura. I Pixie possono infatti essere molto dispettosi, autori di inganni, tranelli e addirittura furti ai danni dei mortali. Oppure possono al contrario essere onesti e servizievoli nella speranza di ottenere ricompense, soprattutto sotto forma di cibo.

LE ABITUDINI DEI PIXIE

I contadini, in particolar modo, raccontano numerose leggende su queste creature. Esse sarebbero responsabili della distruzione dei raccolti ma anche della loro prosperità, a seconda delle occasioni. Possono anche mettere a soqquadro le case in cui entrano, oppure possono prendersene cura.

Il Pixie Puck. Immagine tratta dal libro "Fate" di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.
Il Pixie Puck. Immagine tratta dal libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.

La caratteristica più importante di questi esseri è però il loro amore per l’equitazione, tant’è vero che sono abili cavallerizzi e non esitano a rubare cavalli per poter galoppare al chiaro di luna. I Pixie, infatti, sarebbero dediti a furti e trabocchetti soprattutto di notte, mentre di giorno riposerebbero tra le rocce o lungo le rive dei fiumiciattoli.

Dalla figura del Pixie pare sia derivata quella del Booka inglese e del Pwca gallese (molto più simile al Brownie). Vi deriva anche quella del Puck, personaggio reso celebre da William Shakespeare nella commedia Sogno di una notte di mezza estate (Midsummer night’s dream) del 1595.

Il Puck è un particolare tipo di Pixie in grado di cambiare aspetto. Nella commedia di Shakespeare, è al servizio di Oberon, il re delle fate. Secondo la leggenda, i Pixie avrebbero una regina, chiamata Joan the Wad, ossia “Giovanna la Torcia”. Diversamente dal suo popolo, che si diverte a far smarrire la via, costei illuminerebbe il cammino ai viandanti con la sua torcia. Per questa ragione, è spesso associata al fuoco, ma anche all’acqua, in virtù dell’amore dei Pixie per i fiumiciattoli e i torrenti.

IL NIXIE

Pixie mutaforma. Immagine tratta dal libro "Fate" di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.
Pixie mutaforma. Immagine tratta dal libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.

Il folklore britannico contempla anche la figura del Nixie, un folletto acquatico. Queste due creature (Pixie e Nixie) potrebbero rappresentare i due diversi elementi della terra e dell’acqua. Il Pixie è infatti capace di trasformarsi in una zolla mentre il Nixie è un abitante nei fiumi. Oppure il Nixie potrebbe avere gli stessi poteri del Pixie ma essere maggiormente amante dei fiumi rispetto al Pixie terrestre. Si pensa che dalla figura del Nixie sia derivata quella del Kelpie, un mostro che infesta i corsi d’acqua scozzesi.

IL PIXIE’S DAY DI OTTERY ST. MARY

La figura del Pixie è così amata che nel distretto di Ottery St. Mary (nel Devon) ogni anno viene celebrato il Pixie Day. La festa risale al 1954 e viene celebrata il sabato più vicino al Mid-Summer’s Day, che commemora il solstizio d’estate. Tutto questo in ricordo di quando i Pixie vennero cacciati dal paese cinquecento anni prima, nel 1454. Si tratta dello stesso anno della consacrazione della chiesa principale del luogo, dedicata a Saint-Mary, le cui campane sarebbero state fatali per i Pixie. I folletti, per vendetta, avrebbero dunque invaso letteralmente il paese per punire i cristiani che avevano edificato la chiesa. L’evento è noto come Pixie’s Revenge (o Vendetta dei Pixie). Avrebbero poi imprigionato i campanari nella grotta chiamataPixie’s Parlour“, da cui poi questi ultimi sarebbero riusciti a scappare.

In ricordo della Revenge, a partire dalle 6:00 del pomeriggio, i bambini della cittadina si travestono da Pixie e sfilano per le vie conducendo i campanari della chiesa verso la “Pixie’s Parlour“. La celebrazione continua fino alla Land of Canaan, dove vengono allestiti barbecue e fuochi d’artificio.