LE SIRENE

Le sirene (in inglese “mermaids“) sono creature soprannaturali che popolano le leggende britanniche e scandinave.

Tuttavia erano note sin dai tempi dell’antica Grecia (vengono infatti citate nella Odissea, il famoso poema scritto da Omero attorno al VI secolo a.C.  La stessa parola “sirena” è di origine greca, e significa “vespa“, per alludere alla natura dispettosa di queste creature o forse a causa di qualche mito di cui si è persa nozione. In inglese, invece, la parola “mermaid“, ibrido tra l’inglese e il francese, significa “fanciulla del mare“.

Immagine di sirene. "A mermaid"(Una sirena), dipinto di John William Waterhouse.
Immagine di sirene. “A mermaid”(Una sirena), dipinto di John William Waterhouse.

L’ASPETTO DELLE SIRENE:

Le sirene sono creature somiglianti ad avvenenti fanciulle nella metà superiore del corpo, e a pesci nella metà inferiore. Sono dunque creature ibride, al pari della chimera e del centauro.

A causa di questa loro strana anatomia, le sirene sono anfibi, e possono perciò vivere sia in fondo al mare che in superficie, ammaliando marinai e pescatori con il loro canto. Il canto delle sirene è considerato tanto affascinante quanto pericoloso, tant’è vero che può stregare un uomo e indurlo a gettarsi nelle acque del mare per raggiungerle.

LE SIRENE E LE ONDINE:

Le sirene sono simili alle Ondine del folklore germanico. Le Ondine sono ninfe che abitano i corsi d’acqua dolce, soprattutto i fiumi. Sono tanto belle quanto crudeli: con il loro canto attirano gli uomini nelle profondità degli abissi, oppure si divertono a causare tempeste e naufragi.

Due sono però le differenze con le sirene. Le Ondine sono infatti interamente umane, e quindi spesso vivono sopra gli scogli anziché dentro l’acqua. Inoltre vivono presso l’acqua dolce, mentre le sirene vivono solo nel mare.

Rappresentazione di una Ondina.
Rappresentazione di una Ondina.

Anche le sirene hanno il potere di causare naufragi. Però possono anche predire le tempeste e salvare i naufraghi, come narrato nella fiaba di Hans Christian Andersen “La sirenetta”, del 1837.

Non si tratta di creature del tutto maligne, dunque. Le sirene infatti non si comportano crudelmente perché dotate di indole malvagia, ma piuttosto perché prive di una vera e propria coscienza.

Le sirene, come le Ondine, sono famose per possedere lunghi capelli, solitamente argentati, che passano il tempo a pettinare sugli scogli.

LA LORELEI E LA SIRENETTA DI WALT DISNEY:

L’associazione fra le sirene e le Ondine è messa in evidenza anche dalla sospetta somiglianza tra la Lorelei (la più famosa Ondina della mitologia germanica, abitante del fiume Reno) e il personaggio de “La Sirenetta” (The little Mermaid) del lungometraggio animato di Walt Disney del 1989, ispirato alla fiaba di Andersen.

Ariel, la sirenetta di Disney, viene raffigurata infatti in maniera diversa da come viene descritta nel libro. E cioè coi capelli rossi e seduta su uno scoglio. Elementi, questi, di forte somiglianza con la Lorelei.

Il nome Ariel, scelto dalla Disney per la sua sirenetta, potrebbe derivare dal nome di un personaggio della commedia “La tempesta” (The tempest) di William Shakespeare. Oppure potrebbe essere la storpiatura del tedesco “Lorelei” (pronuncia: Lòrelai).

Fotogramma tratto da "The little Mermaid" (La sirenetta) di Walt Disney del 1989.
Fotogramma tratto da “The little Mermaid” (La sirenetta) di Walt Disney del 1989.

LEGGENDE FAMOSE:

Molte sono le leggende riguardo a queste creature che vivono nelle profondità degli abissi.

Una famosa in Cornovaglia è quella di Lutey di Cury, un marinaio che ottenne preziosi doni proprio da una sirena. In alcuni racconti, infatti, le sirene possono realizzare i desideri degli esseri umani, soprattutto quelli di ricchezza.

In Irlanda è conosciuta anche la Li Ban, una donna che venne trasformata in sirena da un maleficio e che venne poi battezzata, riuscendo dunque a entrare in Paradiso. Per questo, è conosciuta anche col nome di “sirena santa” o “sirena beata“.

Si pensa che le sirene siano nate dalla fantasia dei marinai, che passavano mesi interi per nave, e che, stanchi dei lunghi viaggi, scambiavano alcune creature sottomarine per donne ammaliatrici.

I SIRENII, I SIRENIDI E I TRITONI:

Dal nome “sirena” è derivato “sirenii“, l’ordine di mammiferi marini a cui appartengono i lamantini.

Dal nome “sirena” è anche derivato il nome “sirenide” che indica un tipo di salamandra. Si pensa che le sagome sottomarine che i marinai scambiavano per fanciulle fossero in realtà alcune di queste creature, oppure, più probabilmente, foche.

Sebbene il folklore comprenda anche sirene di sesso maschile, quelle di sesso femminile sono decisamente la maggioranza.

I maschi delle sirene vengono erroneamente chiamati “tritoni“. Infatti i tritoni propriamente detti sono tutt’altro: si tratta di esseri dall’aspetto mostruoso, simili a cavallucci marini giganti che possono vivere sulla terraferma. Essi riescono a tuffarsi nell’acqua grazie ad un copricapo di penne rosse, il quale, se venisse loro portato via, li condannerebbe a una vita unicamente terrestre. 

Il tritone di Helford - miniatura di Patrick Woodroffe.
Il tritone di Helford – miniatura di Patrick Woodroffe.

La confusione tra le sirene maschio e i tritoni propriamente detti è determinata dal fatto che il tritone è un personaggio presente anche nella mitologia greca. Tritone era infatti figlio di Poseidone e della nereide Anfritrite (sorella della più famosa Teti), e veniva rappresentato simile alle sirene.

I tritoni maschi del folklore britannico hanno un aspetto inquietante, molto imile ad animali, mentre le femmine sono piuttosto avvenenti. Nonostante il loro aspetto, sono del tutto affabili e aiutano spesso i marinai.

In alcuni casi, il tritone viene raffigurato con un aspetto umano, ma completamente verde. Così viene spesso rappresentato anche il personaggio di Calibano della commedia “La tempesta” di William Shakespeare.

In natura il tritone è anche un tipo di anfibio, simile alla salamandra.