IL PANE DELL’ANIMA

Il cosiddetto “Pane dell’anima” è una delle tante abitudini antiche alla base delle tradizioni della festa di Halloween.

LE LEGGENDE:

Secondo una leggenda irlandese, l’usanza di Halloween di andare di porta in porta a chiedere dolci con la frase “Dolcetto o scherzetto?” deriverebbe da un’antica usanza dei sacerdoti druidi. Quella cioè di bussare a tutte le case dei vari villaggi nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre per chiedere cibo. Nonché quella di portare la cenere del fuoco sacro agli abitanti, per alimentare i focolai delle case.

Illustrazione di un sacerdote druido.
Illustrazione di un sacerdote druido. Immagine di pubblico dominio tratta dal sito di Wikipedia in inglese.

Secondo un’altra versione della leggenda, l’usanza deriverebbe dall’abitudine dei pellegrini cristiani dell’epoca pre-medievale di bussare alle porte delle case chiedendo del cibo per continuare il proprio cammino. Nella notte precedente la celebrazione di Ognissanti -appunto il 31 ottobre, quando cade Halloween- gli abitanti dei villaggi non consegnavano ai viandanti un cibo qualsiasi, ma un particolare tipo di pane dolce chiamato “Pane dell’anima” (Soul Bread). Era fatto con zucchero e uvetta. Ricordava molto il pan di ramerino consumato oggi in Toscana per la festa del Giovedì Santo o per il giorno di San Giuseppe.

IL PANE DA CONSEGNARE AI PELLEGRINI O DA LASCIARE FUORI DALLE CASE:

Preparare questo pane era una tradizione comune soprattutto in Inghilterra. Si consegnava ai pellegrini diretti verso un particolare santuario o luogo sacro, con la raccomandazione di pregare per chi lo aveva consegnato loro. Ma soprattutto per i defunti di quella casa. Più pane si donava, più preghiere sarebbero state fatte per il defunto, commemorato nel giorno di Ognissanti e nella immediatamente successiva festa dei morti.

A volte del pane e del latte venivano lasciati direttamente fuori dalle case, senza bisogno di bussare per riceverli. Si aveva la credenza che i defunti della casa, tornati sulla Terra nella notte di Halloween, se ne sarebbero sfamati. Data l’elevata mortalità infantile presente all’epoca, molti di questi defunti erano soprattutto bambini. Questo giustifica il fatto che siano oggigiorno i bambini a bussare alle porte delle case per chiedere dolcetti durante la notte di Halloween.

Il cibo si lasciava fuori dalle case perché, nonostante il desiderio di ricongiungersi coi defunti, la superstizione popolare credeva che portasse sventura accogliere l’anima di un defunto nella propria casa. Pertanto era necessario evitare che questi potesse entrarvi dentro.