MOSTRO DI LOCH NESS

Quella del mostro di Loch Ness (o “Nessie“) è una delle più famose leggende britanniche. Si tratta infatti del celebre mostro che vive nelle acque scozzesi.

In Scozia vi sono numerose leggende riguardo a creature demoniache che abitano i corsi d’acqua. Di esse si è parlato anche nella pagina del blog sui MOSTRI DELLE ACQUE.

IL LAGO DI NESS (LOCH NESS):

Nessie” è il mostro che si ritiene viva nel lago di Loch Ness, nelle Highlands scozzesi, e da esso prende dunque il nome.

Questo bellissimo lago azzurro, lungo 37 chilometri e largo 2, ha una profondità di circa 230 metri. Dà quindi allo spettatore l’impressione di essere più un mare che un lago naturale.

Ness è anche il nome del fiume che si getta nelle sue acque. La città più vicina, capoluogo amministrativo della regione, si chiama invece Inverness.

LA FAMA DEL MOSTRO:

Il mostro “Nessie” è dunque conosciuto anche col nome più generico di “mostro di Loch Ness“, e la sua fama è ormai divenuta internazionale. In Scozia esiste anche un museo a esso dedicato: il Loch Ness Nessie Museum.

La leggenda sulla presunta esistenza di questo mostro è alimentata dalle numerose foto scattate dai turisti che negli anni hanno soggiornato sulle rive del lago. Secondo le immagini raccolte, il mostro sarebbe simile a un dinosauro acquatico, e più precisamente a un plesiosauro. E’ per tradizione di sesso maschile (anche se questo punto non è mai stato ben chiarito).

Per la maggior parte del tempo se ne starebbe sotto le profondità delle acque, nuotando a una velocità di circa quindici chilometri orari. Ma sporadicamente metterebbe la testa fuori dall’acqua, manifestando a volte un carattere alquanto aggressivo.

Al giorno d’oggi, non è stato ancora appurato se questo mostro esista veramente o no. Alcune delle foto scattate al lago, e che testimonierebbero l’esistenza del mostro, non hanno ancora avuto una spiegazione scientifica. Mentre altre si sono dimostrate essere dei falsi colossali.

L’ORIGINE DEL MOSTRO DI LOCH NESS:

Dato il suo aspetto di gigantesca lucertola preistorica, si può presumere che il mostro abiti nel lago da milioni di anni, e che sia pertanto immortale.

Tutto questo è impossibile, ovviamente. Così come sarebbe impossibile per un rettile vivere nelle gelide acque del lago, soprattutto se immerso, dal momento che i plesiosauri non respiravano sott’acqua.

La leggenda ebbe origine nel 566 grazie al manoscritto di Adamnano di Iona sulla vita di San Columba, il santo irlandese che un secolo prima convertì la Scozia al cristianesimo. Il manoscritto racconta di come un abitante della regione del Loch Ness venne aggredito e ucciso da un mostro acquatico che San Columba ricacciò dentro l’acqua.

Tuttavia vi sono pareri controversi sul legame tra questo evento e la storia di Nessie, in quanto Adamnano afferma che l’avvistamento avvenne nel fiume, e non all’interno del lago.

AVVISTAMENTO DEL MOSTRO NEGLI ANNI:

I maggiori avvistamenti nelle acque del Loch Ness sono avvenuti a partire dall’Ottocento, e si sono pian piano moltiplicati fino ad oggi.

L’avvistamento più antico risale al 1871, da parte di un certo dottor McKenzie. Ma è solo a partire dal 1933 che gli avvistamenti vennero presi in considerazione, grazie alla prima foto che venne scattata da Hugh Gray nel novembre di quell’anno.

A sostenere la falsità della leggenda vi è però il fatto che proprio la foto più popolare del mostro si è rivelata un celebre falso alla fine del Novecento. Nel 1934 il dottor Robert Kenneth Wilson scattò infatti una foto che fece il giro del mondo, nella quale si vede la testa di plesiosauro di Nessie uscire dall’acqua. La foto in questione, nota come “foto del chirurgo“, venne pubblicata sul Daily Mail ed è ormai famosa quanto la leggenda stessa. Tuttavia nel 1994 è stato scoperto che in realtà il mostro era un sottomarino che Wilson e un suo amico, Christian Spurling, avevano utilizzato per creare la foto e prendersi gioco del Daily Mail.

Foto di Nessie (il mostro di Loch Ness) di Robert Kenneth Wilson.
Foto di Nessie (il mostro di Loch Ness) di Robert Kenneth Wilson.

Da allora, però, vi sono avvistamenti continui. Cosa che ha contribuito ad aumentare il fascino del luogo, e quindi ad incrementare il turismo sul lago di Loch Ness.