I LEPRECHAUN

Il Leprechaun (pronuncia: Lèprecon) o Leprecano è il più famoso folletto presente in Irlanda. Rappresenta infatti il folletto per antonomasia. E’ una derivazione dell’elfo germanico, tant’è vero che spesso i due termini sono sinonimi.

L’ASPETTO DI UN LEPRECHAUN

Se però l’elfo è generalmente di grandezza umana, il folletto o leprecano è di dimensioni molto ridotte, con un’altezza di al massimo venti centimetri.

Tipico aspetto di un Leprechaun.
Tipico aspetto di un Leprechaun.

Il Leprechaun si caratterizza anche per avere un aspetto buffo e insolito, con pochi denti e una folta barba rossa.

Anche se i Leprecani di sesso maschile sono i più comuni, non mancano pure quelli di sesso femminile. Entrambi hanno un aspetto simile a minuscoli uomini o minuscole donne, e perciò vengono spesso definiti “il piccolo popolo” (the little people). Il film più famoso su di loro è sicuramente “Darby O’Gill e il re dei folletti” (Darby O’Gill and the Little People) del 1959, prodotto dalla Walt Disney Company e ormai divenuto un classico del cinema per l’infanzia.

A differenza delle fatine, che si vestono con elementi della natura (fiori e foglie), il Leprechaun indossa piccoli indumenti di stoffa come gli umani, e il suo copricapo tipico è il tricorno. Viene di norma rappresentato con la pipa in bocca, anche se quest’abitudine che viene attribuita loro non corrisponde a verità. Infatti nessun Leprechaun correrebbe mai il rischio di segnalare la sua presenza attraverso una scia di fumo.

 

LE DIFFERENZE CON GLI GNOMI

Il Leprechaun viene spesso confuso con lo gnomo, che è invece di invenzione più recente rispetto agli altri esseri del regno delle fate. Gli gnomi furono menzionati per la prima volta nel XV secolo dall’alchimista svizzero Paracelso quali abitanti del sottosuolo, in grado di conferire particolari poteri a metalli, pietre e cristalli.

Il loro nome deriverebbe dal grecognosis, cioè “conoscenza”. Differentemente dai Leprecani, hanno un cappello a punta e una lunga barba bianca. La loro fama è più diffusa in Svizzera e in Olanda che in altri Paesi.

Secondo la tradizione, gli gnomi sarebbero in grado di invecchiare e morire, ma molto più lentamente rispetto agli uomini. In virtù della loro grande conoscenza, possono svolgere qualsiasi mestiere all’interno del mondo fatato. Ma più frequentemente sono medici, falegnami e botanici.

LA PROFESSIONE DEL LEPRECHAUN

Il Leprechaun del folklore irlandese svolge invece la “professione” di ciabattino. Infatti, quando visibile, viene spesso colto nell’atto di riparare una scarpa. Sempre una alla volta solamente, anche se non se ne conosce il motivo. Capita che sia il suono del suo martello a indicarne la presenza nel bosco, nascosto sotto una foglia di romice, dove si dice che sieda più spesso.

Un Leprechaun nascosto nel bosco.
Un Leprechaun nascosto nel bosco.

Il Leprechaun, però, svolge anche un’altra attività. A volte si occupa anche della custodia dei tesori delle fate, quali un pentolone carico di monete d’oro. I custodi dell’oro fatato portano più spesso il tricorno, mentre gli altri portano un cappello con la fibbia e sono più spesso raffigurati vestiti di verde.

Secondo le leggende irlandesi, l’uomo che trova un folletto può chiedergli di rivelargli dove tiene nascosto l’oro. Si racconta che l’oro dei Leprecani si trovi nascosto alla fine dell’arcobaleno, e quindi in zone molto lontane che è difficile raggiungere.

Questo accomuna i Leprecani agli Spriggan della Cornovaglia, mostriciattoli di piccole dimensioni anch’essi  con il compito di vegliare sull’oro delle fate. Oltre a questo, gli Spriggan amano devastare i raccolti e derubare i mortali. Come pure sostituire i bambini nella culla con altri Spriggan. Per questa loro abitudine, vengono chiamati anche Changeling (dall’inglese “change” che significa “cambiare”), ma possiedono in realtà nomi diversi a seconda della zona in cui vivono.

COME VEDERE UN LEPRECHAUN E CHIEDERE I DESIDERI

Un umano può scorgere i Leprechaun solo prima che questi si accorgano della sua presenza.

Secondo una versione della leggenda, i bambini e gli adolescenti riescono più spesso a vederli, perché in un’età di continui mutamenti. Le creature magiche, infatti, amano i periodi di transizione: cla fine dell’estate e l’inizio dell’inverno (Halloween), la fine del giorno e l’inizio del giorno dopo, o ancora la fine della settimana.

Qualora si riuscisse a trovare un Leprecano, si acquista anche il diritto di chiedergli di esaudire tre desideri. Anche perché il Leprecano non può fuggire finché il mortale non distoglie lo sguardo. Bisogna tuttavia stare attenti, perché questi folletti sono spesso e volentieri inclini a scherzi e malefatte di ogni tipo. I desideri che esaudiscono possono quindi rivelarsi illusioni destinate a sparire, oppure possono essere utilizzati per fare dispetti a chi li esprime. Secondo il film “Darby O’Gill e il re dei folletti” già menzionato, non bisogna commettere l’errore di chiedere un quarto desiderio a un folletto, altrimenti lui si riprenderà anche gli altri tre.

LE ABITUDINI DEI LEPRECHAUN

Un Leprechaun che balla.
Un Leprechaun che balla.

I Leprechaun escono raramente alla luce del sole, perché durante il giorno sono privi di poteri magici. Se capita di incontrarne uno di giorno, nel folto del bosco, esso si presenta solitario e intento a riparare scarpe. Di notte, invece, i Leprechaun girano in gruppo oppure trasformati in animali, visto che hanno il potere di cambiare forma. I Leprechaun che passeggiano durante la notte sono noti col nome di Cluricaun. Quando ubriachi, amano passeggiare a dorso di una pecora.

I Leprechaun, come tutti gli irlandesi, amano oltremodo il whisky e si ubriacano frequentemente. Anche questo è responsabile del loro carattere pazzerello e incline agli scherzi. Motivo per cui vengono chiamati “folletti” e cioè “piccoli folli“.

Altre volte stanno nascosti nel proprio regno, che può celarsi sottoterra, nel cavo di un albero, tra le rovine o ancora dentro una roccia che si apre a metà. Se un mortale riesce a trovarlo e ad entrarvi, raramente gli è permesso uscirne. Questo per non correre il rischio che egli riveli ad altri il segreto. Inoltre, se la porta di accesso al loro mondo si chiude, resterà chiusa per sempre, intrappolando il mortale all’interno.

I Leprechaun vivono presso una corte comandata da un re e da una regina. Come le fate, amano molto la musica e suonare strumenti musicali. Sono inoltre patiti dei balli sfrenati, in cui si cimentano anche roteando a testa in giù. E’ questa l’attività a cui preferiscono dedicarsi quando sono nel loro regno.

IL FAR DARRIG

Illustrazione di un Far Darrig.
Illustrazione di un Far Darrig.

Il Leprecano non deve essere confuso con il Far Darrig, un altro folletto irlandese che però rappresenta la personificazione dell’incubo.

Il suo nome significa uomo rosso in gaelico, perché si dice che indossi sempre un cappotto e un cappello rossi. Nell’iconografia tradizionale porta anche una lunga barba e fuma la pipa, proprio come il Leprecano.

A differenza del Leprechaun, tuttavia, il Far Darrig ha un aspetto più simile a un animale che a un uomo. Somiglia infatti a un piccolo topo, poiché è grasso, scuro, peloso, col naso allungato e una lunga coda striminzita. Un altro suo nome è per questo motivo Rat Boy (ragazzo topo). Vive spesso solitario e ha una connotazione del tutto malvagia. In alcuni casi può essere responsabile di sostituzioni di bambini nella culla.


(Tutte le illustrazioni presenti in questa pagina sono tratte daI libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni).