INGLESE AUSTRALIANO

Nella pagina del sito internet di “ENGLISH CLASS” dal titolo INGLESE BRITANNICO E INGLESE AMERICANO ci si è soffermati sul fatto che esistono tanti tipi di inglese: inglese britannico, inglese americano, inglese canadese, inglese australiano…e così via.

Di ciascuno di essi si è spiegata brevemente l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche, soffermandoci in particolar modo sui primi due.

I VARI TIPI DI INGLESE PRESENTI NEL MONDO:

Le differenza tra questi tipi di inglese è in generale sia parlata che scritta.

Si noterà infatti (specialmente per quanto riguarda l’inglese britannico e l’inglese americano) che, nonostante l’inevitabile “substrato comune” esistente, le due lingue presentano delle differenze lessicali, grammaticali ed ortografiche.

Tuttavia è soprattutto dal punto di vista fonetico che i vari tipi di inglese si differenziano, dando origine a peculiari e riconoscibilissimi accenti.  Un interessantissimo esempio, dunque, di come una stessa lingua possa essere parlata in modo molto diverso, al punto da arrivare a “suonare” in maniera completamente diversa.

Per un ascoltatore madrelingua, riconoscere i vari accenti è semplice, proprio a causa del loro differente suono. Un americano o un australiano che si trovano a passare per Piccadilly Circus (Londra, Inghilterra) spiccano quasi come cactus nel deserto!

Questo riconoscimento è invece un po’ più difficile per uno straniero, che non ha un orecchio abbastanza affinato da poter notare bene i vari accenti.

Per un buon ascoltatore (anche se straniero) è invece importante essere in grado di capire e riconoscere i vari accenti di una lingua.

E’ questo il motivo per cui nel sito di ENGLISH CLASS si è voluta realizzare una pagina dedicata alle differenze (fonetiche, lessicali e grammaticali) esistenti tra l’inglese britannico e l’inglese americano.

Dedicheremo invece questa pagina ad illustrare le differenze esistenti tra inglese britannico e inglese australiano.

INTRODUZIONE ALL’INGLESE AUSTRALIANO:

Iniziamo con il dire che l’inglese britannico e l’inglese australiano sono certamente più “vicini” di quanto non lo siano l’inglese britannico e l’inglese americano. E questo sia dal punto di vista fonetico, sia dal punto di vista lessicale, sia dal punto di vista grammaticale.

Tutto questo è dovuto principalmente a ragioni storiche e politiche. L’America (Stati Uniti), seppur nata come colonia inglese, è invece dal XVIII secolo uno stato completamente indipendente. L’Australia (e più in generale il continente australiano) fa invece parte del Commonwealth britannico, con a capo la Regina d’Inghilterra. E’ dunque uno stato politicamente legato alla Gran Bretagna, e che della Gran Bretagna conserva moltissimi usi e costumi (uno per tutti, la “guida  all’inglese”).

L’America ha inoltre avuto, nel corso della sua storia, un’immigrazione da parte di persone non provenienti da un paese anglofono assai più grande che l’Australia.

Se dunque la popolazione statunitense risulta già da suoi albori caratterizzata da una grandissima eterogeneità (di razze come di accenti), la popolazione australiana è ancora oggi per la stragrande maggioranza di origine anglosassone.

Tutto questo ha contribuito a far sì che, con l’andare del tempo, l’inglese parlato in America si modificasse e trasformasse da quello che era in origine assai più di quanto non sia accaduto all’inglese parlato in Australia.

Cartolina di Sidney, capitale dell'Australia.
Cartolina di Sidney, capitale dell’Australia.

DIFFERENZE GRAMMATICALI, FONETICHE, LESSICALI DELL’INGLESE AUSTRALIANO:

Differentemente da quanto accade tra inglese britannico e inglese americano, poche sono le differenze tra l’inglese britannico e l’inglese australiano dal punto di vista grammaticale.

Le differenze principali tra questi due tipi di inglese sono più che altro fonetiche e lessicali. Vediamo di illustrarle.

Sentendo parlare inglese australiano, anche un ascoltatore non anglofono si rende immediatamente conto che esso ricorda molto l’inglese britannico. E se anche non fedelmente, comunque assai più di quanto non lo ricordi quello americano.

L’inglese australiano ha infatti un suono più dolce di quello americano (che ha invece suoni nasali, ed una “erre” molto arrotondata che gli conferisce durezza), proprio come l’accento britannico.

Tale corrispondenza di suoni e pronunce tra inglese australiano e inglese britannico sarà assai più evidente poi per un ascoltatore non anglofono di ritorno da Londra, o comunque abituato ad ascoltare l’inglese parlato con l’accento londinese. Tutto questo non senza una ragione.

ORIGINE DELL’INGLESE AUSTRALIANO:

L’inglese australiano deriva infatti direttamente dal “Cockney“, che è l’inglese parlato nella capitale britannica (originario per la precisione dell'”East End”), e più in generale nel sud-est dell’Inghilterra.

A questo “Cockney” londinese si sono poi nei secoli aggiunti gli accenti irlandese e scozzese, e il suo vocabolario è stato arricchito di espressioni colorite e particolari.

Queste espressioni colorite e particolari (per le quali l’inglese australiano è noto) gli derivano proprio dagli originali modi di dire del “dialetto” Cockney del XVIII e XIX secolo. Cioè quello parlato quando l’Australia cominciò ad essere popolata dai britannici.

L’inglese Cockney parlato a Londra è infatti ancora oggi pieno di espressioni “bizzarre”, incomprensibili da parte di uno straniero, ma era molto più ricco in passato. Pur restando molto particolare nei suoi modi di dire, tali espressioni del passato sono andate perdute nell’attuale Cockney londinese (o più in generale britannico), ma sono sopravvissute invece nell’inglese australiano.

Ad esse si sono poi aggiunte le espressioni particolari utilizzate dai carcerati inglesi (non bisogna infatti dimenticare che l’Australia nasce come colonia inglese per i deportati britannici).

Cartolina di Sidney, capitale dell'Australia.
Cartolina di Sidney, capitale dell’Australia.

ESPRESSIONI TIPICHE:

Da tutto questo sono nate le tante espressioni tipiche australiane, note in tutto il mondo anglosassone per numero e peculiarità. Due per tutte, le parole “pommy” (che significa “inglese, persona proveniente dall’Inghilterra“) e “pommy land” (che è appunto l’Inghilterra). 

Un’altra abitudine dell’inglese australiano è quella per i diminutivi (sia dei nomi comuni che propri), a cui viene aggiunta una vocale (generalmente “o”) alla fine.

Le vocali finali di parola, che ritroviamo pochissimo nell’inglese britannico e americano, sono invece molto più comuni nella parole tipiche australiane.

Espressioni gergali a parte, dell’inglese britannico l’inglese australiano non conserva solo molti dei suoi suoni, ma anche le sue parole. Spesso e volentieri, infatti, l’inglese americano utilizza termini molto diversi dall’inglese britannico. Ad esempio la parola “taxi” viene tradotta “cab” dagli americani; l'”ascensore” è per i britannici “lift“, mentre gli americani usano la parola “elevator“. L’inglese australiano si attiene invece molto più fedelmente ai termini usati nell’inglese britannico. Questo, naturalmente, con le dovute eccezioni. 

Anche nell’inglese australiano esistono infatti tante espressioni e modi di dire che, sebbene facenti parte del vocabolario inglese standard, tuttavia sono usate in modo tipico. Per esempio, per salutare un amico, un americano utilizza di preferenza il termine “pal” (How are you doing, pal? Come va, amico?), mentre un australiano predilige invece il termine “mate” (How are you doing, mate? Come va, amico?).

La parola “mate” è talmente usata nell’inglese australiano, da essere ormai diventata quasi un intercalare. Lo stesso per quanto riguarda i saluti. Un britannico utilizzerà quasi sempre il termine “hello” per salutare, un americano il termine “hi“, e un australiano l’espressione “good day“.

Il famoso saluto australiano “Good day“, viene utilizzato spessissim,o ed è pronunciato in maniera molto stringata, come vuole l’accento australiano, in modo tale che esso suona solo “G’day!”.

Un britannico e un americano, al contrario, utilizzano questo tipo di saluto solo come “arrivederci”, e pronunciandone ogni lettera.

Cartolina di Sidney, capitale dell'Australia.
Cartolina di Sidney, capitale dell’Australia.

LA PARTICOLARE PRONUNCIA:

Per quanto riguarda la pronuncia, essa è, come detto prima,  simile al Cockney. Come nel Cockney, dunque, le sillabe finali di parola sono pronunciate molto ampie. Ad esempio la parola “corner” (angolo) viene pronunciata “co’naa“, la parola “guitar” (chitarra) viene pronunciata “ghitaa“, e così via.

Spesso e volentieri, però, nell’inglese australiano le vocali all’interno delle parole hanno invece un suono molto stretto. Per esempio, la “a” all’interno di certe parole (che i britannici pronunciano “ae” e gli americano “e”) è pronunciata dagli australiani quasi come “i”.

Sempre per quanto riguarda la pronuncia, una tipica abitudine australiana è quella di “contrarre” le parole di una frase in modo da formare quasi un’unica parola. Ad esempio l’espressione “could have been” diventa in inglese australiano quasi un “coudda been“).

Un’abitudine che conferisce qualche volta all’inglese australiano quasi un suono di “inglese strascicato”.

FAMILIARIZZARE CON L’ACCENTO AUSTRALIANO:

Per familiarizzare con l’inglese australiano, l’ascolto diretto risulta essere sempre il metodo migliore.

E se non si ha la possibilità di eseguirlo dal vivo, in nostro aiuto vengono la televisione ed internet. Ascoltare un film o un telefilm in lingua originale può infatti aiutare a comprendere le caratteristiche di una lingua e di un accento, al pari dell’ascolto dal vivo.

Tra le molte produzioni australiane giunte anche in Italia, si segnala ad esempio il telefilm per ragazzi “Pugwall“, realizzato tra il 1989 e il 1991. Questo telefilm, come molti altri, offre un ottimo esempio di inglese australiano.

Trattandosi di un programma per ragazzi, “Pugwall” può contare infatti su dialoghi più semplici e trame più divertenti e meno impegnative di quelle presenti in un programma per adulti.

Potete trovare la trama completa del telefilm alla pagina del blog ad esso dedicata, dal titolo “PUGWALL“. 

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