IL BROWNIE E IL BOGGART

Dopo il Pixie, il Brownie è sicuramente il più famoso folletto presente nella cultura e nel folklore britannico.

ORIGINE DEL NOME

E’ conosciuto sia in Inghilterra sia nel Galles, sia in Scozia sia nell’Isola di Man. In ciascuna di queste zone prende un nome diverso, ma “Brownie” è il suo nome inglese ed è anche quello con cui è più conosciuto. In Galles viene chiamato Bwca, in Scozia Bodach e nell’isola di Man Fenoderee (o Fenodyree).

Data l’assonanza con il nome, il Bwca e il Bodach potrebbero derivare dal Booka e dal Pwca, che sono più simili ai Pixie. Da questi termini deriva il nome Puck, utilizzato da William Shakespeare nella commedia Sogno di una notte di mezza estate”. Puck è infatti il folletto protagonista della vicenda.  Per questa ragione, è difficile stabilire se il Brownie non possa essere una variante del Pixie britannico e irlandese, oppure no.

L’ORIGINE DEL BROWNIE E DEL BOGGART

E’ incerto se possa essere considerato più un folletto o un elfo. In generale, la parola elfo è più legata al folklore tedesco, mentre la parolafolletto al folklore britannico e irlandese. Nell’uso comune, i due termini vengono usati come sinonimi. In realtà gli elfi sono creature antropomorfe che possiedono anche dimensioni umane, oltre ad un aspetto affascinante ed etereo. I folletti sono invece creature antropomorfe di bassa statura e di aspetto deforme, o comunque ridicolo.

Il Phooka, Boggart irlandese. Immagine tratta dal libro "Fate" di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.
Il Phooka, Boggart irlandese. Immagine tratta dal libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.

Sempre per questioni di assonanza, il Bwca e il Bodach potrebbero essere “imparentati” anche col Boggart, un folletto inglese muta-forma che si diverte a fare dispetti approfittando del suo straordinario potere di trasformarsi in qualunque cosa. Il Boggart è divenuto particolarmente famoso grazie alla scrittrice inglese J.K. Rowling. Nel terzo libro del suo best-seller internazionale Harry Potter, essa descrive quest’essere come un folletto privo di aspetto proprio, capace di leggere nel pensiero e assumere la forma della cosa che più spaventa il malcapitato che lo incontra. Secondo J.K. Rowling, il Boggart (tradotto in italiano Molliccio per alludere alla sua capacità di adattarsi a qualunque forma) si nasconderebbe preferibilmente negli armadi, più raramente nei bauli. Può essere sconfitto solo dalle risate, o da una formula magica chiamata “Riddikulus“.

Da questa figura del folklore britannico è sicuramente derivata quella del Boogeyman (o Bogeyman) americano, e cioè la versione statunitense dell’ uomo nero. Un’altra creatura magica simile al Boggart, presente nel folklore britannico, è il Bogle. Si tratta di un mostriciattolo di natura maligna che tuttavia uccide quasi esclusivamente i bugiardi e gli assassini durante la notte.

In Irlanda esiste invece un folletto chiamato Phooka, anch’esso capace di trasformarsi, ma solo in animali, e sempre di colore nero. Più spesso appare sotto le sembianze di una capra, un cane, un cavallo o un toro, oppure di una gigantesca aquila. Di indole fortemente maligna, rapisce gli umani e li trascina senza pietà verso la morte. Da questa figura è senz’altro derivata la famosa favola scozzese deIl toro nero di Norroway (The Black Bull of Norroway).

Il Brownie, al contrario, non possiede le capacità di metamorfosi del Boggart e del Phooka. E’ inoltre un folletto di indole tendenzialmente benigna, anche se come il Boggart vive anch’esso nelle case. Il Brownie è infatti un folletto domestico, che nella saga di “Harry Potter” è rappresentato dal  personaggio di Dobby, erroneamente definito “elfo”.

CARATTERISTICHE FISICHE

Piccolo di statura, con la pelle marrone e con pochi capelli, il Brownie si presenta privo di abiti e vestito di stracci o di un sacco, sempre di colore marrone. Questa caratteristica, oltre al colore scuro della pelle, ne determina il nome. “Brown” significa infatti “marrone” in inglese.

Il Brownie delle pianure. Immagine tratta dal libro "Fate" di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.
Il Brownie delle pianure. Immagine tratta dal libro “Fate” di Brian Froud e Alan Lee, BUR edizioni.

I Brownie presentano anche alcune caratteristiche fisiche specifiche delle zone in cui abitano. I Brownie delle montagne sono privi di dita alle mani e ai piedi, mentre quelli delle pianure non hanno naso. Al contrario i Brownie che vivono nei mulini (i “Killmoulis“) hanno un naso enorme e sono privi di bocca. Cosa che rende il loro aspetto piuttosto sgradevole. In generale, però, i Brownie della pianura sono i più comuni, ed essendo privi di naso hanno un particolare odio per gli umani che lo hanno eccessivamente pronunciato.

Tutti i Brownie tendono a non avere un bell’aspetto. Secondo una leggenda dell’isola di Man, il Brownie (o Fenoderee, come viene chiamato in questa zona) faceva inizialmente parte dei Ferrishyn. Ossia gli splendidi elfi che popolano l’isola.

Il loro capostipite, però, si recò un giorno a una festa autunnale per corteggiare una fanciulla mortale. Questo suo innamoramento venne punito trasformandolo in un essere orrendo.

I Fenoderee, oltre ad un brutto aspetto, possiedono anche un’intelligenza limitata, ma una straordinaria forza che utilizzano per svolgere qualunque tipo di lavoro.

IL BUON LAVORATORE

Nonostante l’apparenza, i Brownie sono folletti buoni. Questo al contrario dei Goblin e dei Troll, di cui condividono alcune caratteristiche. Vivono nelle case dei contadini o nei loro pressi. Una volta trovata la casa che gli piace, se ne affezionano cominciando a occuparsi del suo mantenimento e del lavoro dei suoi abitanti.

Infaticabile e volenteroso, il Brownie si dedica alla pulizia della casa e alle commissioni quotidiane, finendo i lavori lasciati a metà dagli umani. Miete e raccoglie il grano, mette i buoi nella stalla, cuoce il pane e raccoglie i frutti. In Scozia, i Brownie si occupano anche della produzione della birra. Amano infatti questa bevanda sopra ogni cosa e hanno in odio gli astemi.

Data la sua straordinaria capacità lavorativa, il Brownie non sopporta i pigri, ed è capace di mettere a soqquadro le case se vede gente sfaticata. Oppure se viene criticato per il lavoro svolto. Nonostante sia di buon carattere, infatti, ha la caratteristica di essere molto permaloso di fronte alle critiche.

Solitamente non chiede ricompense se non del cibo.Il suo preferito è una scodella di latte o di panna, e si offende molto se gli viene offerto di più. Anche donargli dei vestiti potrebbe essere considerato un atto offensivo, anche se alcuni accettano il dono di buon grado.

IL BROWNIE DEL GALLES

I Brownie del Galles hanno tendenzialmente un carattere peggiore dei Brownie inglesi e scozzesi. Sono infatti più permalosi degli altri ed anche più imprevedibili. Possono poi arrivare a rompere preziosi oggetti se presi dall’ira. Accecati dalla furia, fanno inoltre dispetti di ogni tipo:  rivelare segreti, far scappare il bestiame o anche gettare persone dalla finestra.