LA CUCINA INGLESE

Per conoscere bene un popolo è utile conoscerne anche la cucina. Questo perchè la cucina –come molte altre cose- rispecchia le caratteristiche del popolo che l’ha ideata e che abitualmente la consuma.

La cucina inglese –è risaputo- non è famosa per essere tra le migliori del mondo.

La cucina inglese. Immagine tratta da "LIFE IN BRITAIN AND THE UNITED STATES" di Matteo Cammareri e Lauren Freeman, Morano Editore.
La cucina inglese. Immagine tratta da “LIFE IN BRITAIN AND THE UNITED STATES” di Matteo Cammareri e Lauren Freeman, Morano Editore.

Questo fa sì che all’estero non esistano ristoranti inglesi, e che in patria la cucina inglese venga snobbata sia dagli stranieri che dai nativi, sebbene non in egual misura.

Accade quindi che gli stranieri che si trovano in Gran Bretagna preferiscano mangiare nei numerosissimi ristoranti italiani o indiani presenti in tutte le città, e si rivolgano alla cucina inglese solo per la degustazione di qualche tipica specialità (come il celeberrimo “fish and chips”).

Ma anche gli inglesi –che pure amano certe particolari caratteristiche o piatti della loro cucina- sono molto propensi ad abbandonarla a favore di cucine più esotiche o più saporite. Cosa che si verifica invece con minore propensione negli altri paesi, dove la cucina “nazionale/tradizionale” resta sempre la preferita.

CARATTERISTICHE DELLA CUCINA INGLESE:

In realtà, la cucina inglese non può propriamente essere definita “cattiva”. Anzi è possibile trovare in essa ottimi piatti, molti dei quali da leccarsi le dita. Le mancano tuttavia quelle raffinatezze, quei colori e quegli squisiti sapori tipici di altre cucine estere. 

Proprio per questo motivo essa non può propriamente essere definita “cattiva”. Il massimo che si può dire sulla cucina inglese è che essa sia “noiosa”. Se confrontata infatti con le altre cucine (e specialmente con quelle la cui fama risulta essere mondiale), si noterà subito che i piatti ideati dalla Gran Bretagna sono quelli di un popolo che non mette il cibo ai primi posti quando si tratta dei piaceri della vita. Un popolo che non ha messo nel cibo il proprio estro e la propria immaginazione, e che non vede nel cibo un’occasione di appagamento e divertimento. Un popolo, cioè, che continua a considerare il cibo come una fonte di nutrimento più che come un’esperienza dei sensi, e che si affida ad una cucina carica di proteine e grassi animali.

Nella cucina inglese non troverete dunque i colori e la varietà della cucina messicana, greca o italiana, gli elaborati accostamenti di sapori e forme delle cucine orientali, la raffinatezza e l’estro della cucina francese, le spezie e i profumi della cucina indiana. Paragonata a queste, la cucina inglese dà invece un’idea di sobrietà e mancanza di divertimento. Quasi una versione più “castigata” e con meno uova e latticini della cucina tedesca

Se il divertimento fa certamente parte del vivere quotidiano inglese (gli inglesi possono infatti dirsi un popolo portato allo scherzo e alla comicità), tuttavia sono certamente tipiche del carattere dell’inglese medio la sobrietà, la mancanza di estro, la concretezza. Dunque sotto questi aspetti il cibo inglese rispecchia molto bene l’animo dei suoi inventori.

INGREDIENTI PRINCIPALI DELLA CUCINA INGLESE:

Venendo dall’Italia, la prima cosa che si nota della cucina inglese (a parte ovviamente la mancanza di pasta) è che si compone di molta più carne, specialmente pollo (che gli inglesi sanno cucinare alla perfezione) e vitello.

Molti anche i fritti, e specialmente patate, un po’ in tutti i tagli.

Molte sono anche le salse, che nella cucina italiana sono quasi assenti. Più che utilizzare “salse”, ottenute dalla centrifuga di verdure, uova e carni, la cucina italiana utilizza infatti “sughi”, che solitamente si servono amalgamati nel piatto e non a parte. La cucina inglese invece comprende molte salse, quasi tutte deliziose, sebbene non proprio dietetiche.

Il pane, che comunque è possibile trovare in quasi tutti i formati (se si escludono quelli tipicamente italiani), è di preferenza in cassetta e tostato. Pochissime sono invece la frutta e la verdura normalmente servite e consumate. Una mancanza quasi impensabile invece nelle cucine italiana, spagnola o greca.

LE SPECIALITA’ INGLESI:

Dicevamo che anche tra i piatti della cucina inglese (pur nella sua sobrietà e nella sua mancanza di intraprendenza nel cercare sapori e combinazioni) esistono dei piatti ottimi.

Tra questi ci sono il roast-beef di vitello e il pollo, entrambi cucinati ottimamente.

Ottimo è anche il famosissimo “fish and chips” (pesce fritto e patatine), che può essere quasi considerato una leccornia.

Per coloro che non amano il pesce o desiderano provarne una variante di carne, ci sono poi i “chicken nuggets” (bocconcini/pepite di pollo), altrettanto squisiti e da provare con le salse.

Ottimi anche i fagioli al pomodoro, che solitamente fanno un po’ storcere il naso al turista italiano, ma che sono invece deliziosi. 

I sandwich inglesi (per coloro che amano i sandwich e i tramezzini) sono forse il “non plus ultra”. Serviti di preferenza con pane integrale o tostato, possono avere mille farciture, e sono di difficile imitazione all’estero, anche nelle dimensioni.

Altri piatti tipici della cucina inglese sono la Shepherd’s pie, la Cornish Pasty, le Bakewell tarts, la Banoffie Pie, le Scones, lo Yorkshire Pudding (e i Pudding in generale), la Trifle (che in italia è conosciuta come “Zuppa inglese”) e la Cauliflower soup.

LA CUCINA TRADIZIONALE DEI PUB:

La cucina tradizionale inglese è gustabile in tutti i pub, da quelli più famosi a quelli meno famosi, dove il rispetto della tradizione resta un grande vanto.

A Londra è possibile gustare la tradizionale cucina inglese in molti locali del centro. Uno di questi, ma non è certamente l’unico, è il famoso Clarence. A Oxford un ottimo e rinomato pub è l’Eagle and Child, dove vengono serviti sia piatti tipici della tradizione inglese che piatti indiani.  A Cambridge è invece da visitare il rinomato Fitzbillie’s, che serve ottimi sandwich.

I DOLCI INGLESI:

Anche i dolci inglesi certo non hanno la raffinatezza ed eleganza dei dolci francesi, al punto da sembrare ai buon gustai della pasticceria internazionale quasi “fette di pane con la crema” (la famosa “fudge”). 

Gli inglesi sono però più bravi degli abitanti del “continente” nella realizzazione dei dolci americani (i famosi “dolci da prima colazione“), e sempre in Gran Bretagna essi sono reperibili con maggior facilità. Se in Italia è dunque più difficile trovare degli autentici pancake, in Gran Bretagna essi sono invece acquistabili in qualsiasi supermercato. Allo stesso modo, i muffin prodotti dai forni inglesi non sono paragonabili ai nostri, sia per l’ottimo sapore che per il formato più grande.

Ottimi anche i tè, gustati di preferenza senza zucchero o altri edulcoranti, di cui esiste una grandissima varietà. Ma che il turista italiano, abituato assai più al consumo del caffè, solitamente snobba.

“RIVISITAZIONI” DEI PIATTI STRANIERI NELLA CUCINA INGLESE:

Molto buone sono anche le “rivisitazioni inglesi” dei piatti della cucina italiana, presenti un po’ in tutti i ristoranti italiani della Gran Bretagna.

Il turista italiano che entra in un ristorante italiano a Londra noterà per esempio che alcune ricette proposte non sono fedelissime alle originali presenti in patria. Al contrario esse si presentano spesso leggermente “modificate”, per adattarsi e venire un po’ più incontro al gusto inglese, che non sa rinunciare alla carne bianca (pollo soprattutto) e ai funghi (porcini, per lo più).

Non è dunque insolito trovare ricette tipicamente vegetariane (come ad esempio quasi tutti i primi piatti italiani, che in Inghilterra sono invece trasformati in piatti unici) contenenti invece carne di pollo. Oppure più risotti piuttosto che piatti a base di pasta, e salse leggermente modificate/arricchite di nuovi ingredienti. Il risultato di questi “esperimenti culinari” è comunque eccellente, ed è in un certo qual modo “divertente”.

GLI SNACKS (MERENDINE):

Se nella dieta inglese frutta e verdura sono presenti in minor quantità rispetto a quanto accade presso i popoli mediterranei, nei supermercati inglesi c’è invece un maggior proliferare di merendine e cioccolate: i cosiddetti “snacks”.

Le merendine occupano infatti nei supermercati inglesi un posto d’onore, e sono presenti in tante di quelle varietà da essere quasi innumerevoli. 

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